Il campionato mondiale di calcio 1958 si disputò in Svezia dall’8 al 29 giugno 1958 e fu vinto dal Brasile. Le città e gli stadi che ospitarono il mondiale: Borås, Eskilstuna, Göteborg, Halmstad, Helsingborg, Malmö, Norrköping, Örebro, Sandviken, Solna, Uddevalla e Västerås. Nel 1954, a Berna, la FIFA scelse la Svezia come paese organizzatore dei mondiali del 1958. Fu un mondiale con tante assenze importanti, che finirono per favorire quella che poi si rivelò, effettivamente, come la squadra migliore. L’Italia, dopo le deludenti prestazioni in Brasile e in Svizzera, mancò addirittura l’appuntamento con la fase finale per la prima volta dal 1930. A beffarla fu l’Irlanda del Nord, che sconfisse gli azzurri per 2-1 nella partita decisiva a Belfast, e a rendere ancora più amara la pillola fu il fatto che a una prima gara disputata in precedenza e conclusasi sul 2-2 (risultato che avrebbe qualificato gli italiani), non fu attribuito carattere ufficiale su richiesta della stessa FIGC, che non approvò il fatto che ad arbitrare il match non fosse stato il direttore di gara designato dalla FIFA.
Finale 29 giugno 1958 Solna, Raasunda Stadium
Brasile-Svezia 5-2
Liedholm (4′), Vava (9′), Vava (32′), Pele (55′), Zagalo (68′), Simonsson (80′), Pele (90′)
Brasile: Gilmar, D. Santos, N. Santos, Zito, Bellini (c), Orlando, Garrincha, Didi, Vava, Pele, Zagalo
Svezia: Svensson, Bergmark, Axbom, Borjesson, Gustavsson, Parling, Hamrin, Gren, Simonsson, Liedholm (c), Skoglund
Arbitro: Guigue (Francia)
Classifica marcatori
13 reti: Fontaine (Francia);
6 reti: Pelé (Brasile), Rahn (Germania Ovest;
5 reti: Vavá (Brasile), McParland (Irlanda del Nord);
4 reti: Zikan (Cecoslovacchia), Piantoni (Francia), Hamrin (Svezia), Tichy (Ungheria);
3 reti: Corbatta (Argentina, 2 rigori), Schäfer (Germania Ovest), Veselinovic (Jugoslavia), Simonsson (Svezia);
2 reti: Mazola (Brasile), Dvorak (1) e Hovorka (Cecoslovacchia), Kopa (1) e Wisnieski (Francia), Allchurch (Galles), Seeler (Germania Ovest), Kevan (Inghilterra), Petakovic (Jugoslavia), Aguero, Amarilla (1), Parodi e Romero (Paraguay), Liedholm (Svezia, 1), Iljin (Urss);
1 rete: Avio e Menendez (Argentina), Koller e Körner II (Austria), Didí, N. Santos e Zagallo (Brasile), Feureisl (Cecoslovacchia), Douis e Vincent (Francia), J. Charles e Medwin (Galles), Cieslarczyk (Germania Ovest), Finney (1) e Haynes (Inghilterra), Cush (Irlanda del Nord), Ognjanovic e Rajkov (Jugoslavia), Belmonte (Messico), Re (Paraguay), Baird, Collins, Mudie e Murray (Scozia), Gren e Skoglund (Svezia), Bencsics, Bozsik e Sandor (Ungheria), A. Ivanov, V. Ivanov e Simonjan (Urss)