L’Anderlecht viene fondato il 27 maggio 1908 in una sala del Café Concordia, che si trova in Rue d’Aumale nel comune omonimo. Il club parte dal più basso livello del campionato, e approda per la prima volta nella massima divisione belga nella stagione 1921-22; intanto era stato costruito lo stadio del club, intitolato al mecenate Emile Versé, colui che aveva finanziato il club scegliendone anche i colori sociali. Nel 1933, in occasione del venticinquesimo anniversario gli viene conferito lo status di “Reale Società” dal sovrano belga, ad ogni modo la squadra non ottiene risultati di particolar rilievo fino a dopo la Seconda guerra mondiale, anzi, in questi anni retrocede varie volte in seconda divisione; figura però in rosa quel Constant Vanden Stock che diventerà in seguito presidente.
Gli anni settanta si aprono con gli arrivi di Hugo Broos, di Jean Dockx e soprattutto di Rob Rensenbrink, uno dei pochi Oranje due volte vice-campioni del mondo a militare all’estero. L’Anderlecht vince il campionato 1971-1972, aggiudicandosi il quindicesimo titolo, e ottiene un altro double; si ripete due anni dopo, quando Attila Ladinsky è capocannoniere e in rosa c’è anche Ludo Coeck.
Nel 1974-1975 i belgi raggiungono per la terza volta i quarti di finale nella Coppa dei Campioni, dove vengono sconfitti dal Leeds Utd poi finalista, e poco dopo conquistano la quarta coppa nazionale.
La squadra, guidata in panchina da Hans Croon, viene rinforzata con Franky Vercauteren e Arie Haan, quest’ultimo reduce dai trionfi con l’Ajax, e partecipa così alla Coppa delle Coppe 1975-1976. Qui arriva alla finale di Bruxelles, dove sconfigge il West Ham Utd per 4-2 grazie alle doppiette di Van der Elst e del capocannoniere Rensenbrink. Il club conquista anche la coppa nazionale, ma Croon lascia. Gli anni ottanta si aprono con l’arrivo in panchina di Tomislav Ivić e alla fine della stagione 1980-1981 l’Anderlecht torna a vincere il campionato dopo sette anni. La squadra, nella quale militano anche Juan Lozano e i danesi Kenneth Brylle, Per Frimann e Morten Olsen, partecipa così alla Coppa dei Campioni 1981-1982, edizione in cui giunge in semifinale. Viene fermata dai futuri campioni dell’Aston Villa, tuttavia negli ottavi aveva incrociato la Juventus: la partita di ritorno contro i bianconeri sarà ricordata anche per il duro scontro di gioco tra Jacky Munaron e Roberto Bettega, che causa all’attaccante un grave infortunio. Durante la stagione successiva Paul Van Himst diventa allenatore della squadra e i belgi vincono la Coppa UEFA 1982-1983 battendo nella doppia finale il Benfica.
Arrivano in finale anche nell’edizione successiva della manifestazione, ma vengono sconfitti dal Tottenham ai rigori. Nel 1997 si verrà tuttavia a scoprire che in questo periodo il club si è reso protagonista di alcuni episodi di corruzione; in particolare verrà accertato un passaggio di denaro verso l’arbitro della semifinale di ritorno di quest’ultima edizione giocata contro il Nottingham Forest: i belgi avevano vinto l’incontro per 3-0 dopo che gli inglesi si erano imposti per 2-0 all’andata.
Palmarès
Coppa delle CoppeCoppa delle Coppe Coppa UEFA Supercoppa europeaSupercoppa europea
Titoli nazionali 34 Campionati belgi
Trofei nazionali 9 Coppe del Belgio
1 Coppa di Lega
13 Supercoppe del Belgio
Trofei internazionali 2 Coppe delle Coppe
1 Coppe UEFA/Europa League
2 Supercoppe UEFA