Nazionale di calcio del Venezuela

Venezuela football association.png

La nazionale venezuelana è costituita sul finire degli anni trenta del XX secolo. Il primo match è disputato il 12 febbraio 1938 a Panama contro la nazionale di casa, che si impone sui vinotintos per 3-1. Il Venezuela resterà ai margini del calcio internazionale per diverso tempo. Solo sul finire degli anni sessanta la Vinotinto esordisce sia nelle qualificazioni ai mondiali di calcio che in Coppa America. La nazionale venezuelana si presenta per la prima volta alle qualificazioni ai mondiali in vista del torneo iridato di Inghilterra 1966. Inserita nel gruppo 10, sfida Uruguay e Perù, ma perde 4 partite su 4, realizzando solo 4 reti contro ben 15 subite. La nazionale venezuelana esordisce nel torneo continentale sudamericano, la Coppa America, in occasione dell’edizione del 1967, disputata in Uruguay. Sei sono le squadre al via e il Venezuela si classifica quinto, grazie al successo ottenuto il 28 gennaio allo Stadio Centenario di Montevideo contro la Bolivia (3-0, frutto dei gol di Scovino, Santana e Ravelo).

La Vinotinto ottiene il suo primo punto nelle qualificazioni ai mondiali il 2 agosto 1969, bloccando a Caracas la Colombia sull’1-1. Sarà anche l’unico risultato utile conseguito nel cammino verso il mondiale di Messico 1970.

Dopo essersi ritirata dalle qualificazioni al mondiale di Germania Ovest 1974, nella Coppa America 1975 (disputata senza sede fissa nel 1975) la Vinotinto esce al primo turno, battuta nettamente dai squadre di rilievo quali Argentina e Brasile.

Il Venezuela torna a calcare la scena iridata nel 1977, in vista del mondiale in programma in Argentina per l’anno successivo. Anche stavolta il risultato è mediocre, con un solo punto, conquistato in casa contro l’Uruguay. Nei decenni a venire il Venezuela avrebbe raccolto scarsi risultati in Coppa America. Al primo turno dell’edizione del 1979 costringe sul pari Cile (futuro finalista) e Colombia.

Nel cammino verso Spagna 1982 giunge finalmente la prima vittoria: il 15 marzo 1981 il Venezuela batte a Caracas la Bolivia per 1-0. Perde invece tutte le altre 3 partite in programma, terminando ultima nel proprio girone per la peggiore differenza reti rispetto alla Bolivia (comunque eliminata).

Dopo le mediocri partecipazioni alle eliminatorie per Messico 1986 (1 punto in 6 gare) e Italia 1990 (4 sconfitte in 4 gare), nell’edizione del 1993 della Coppa America si registra un primo sussulto della nazionale venezuelana. Dopo un esordio pessimo contro l’Ecuador padrone di casa (che si impone 6-1), il Venezuela si riscatta parzialmente nelle gare successive: ispirato dai gol di José Luis Dolgetta, pareggia per 2-2 contro il ben più quotato Uruguay (dopo essere stato 2 volte in vantaggio) e rimonta 2 gol agli Stati Uniti, bloccandoli sul 3-3. I due pareggi valgono ai venezuelani il terzo posto nel girone e l’eliminazione al primo turno unicamente per la peggior differenza reti nei confronti del Messico. La Vinotinto si consola comunque con Dolgetta, capocannoniere del torneo con 4 reti.

Durante il cammino verso il mondiale USA 1994 ottiene un altro successo, grazie alla vittoria per 2-1 sull’Ecuador conquistata a Ciudad Guayana il 12 settembre 1993.

Disastroso sarà invece il risultato delle qualificazioni al mondiale di Francia 1998, durante le quali il Venezuela coglie 3 pareggi e ben 15 sconfitte, nel girone unico sudamericano introdotto in quell’occasione della FIFA. Tuttavia si verifica un fatto curioso nel match disputato il 9 ottobre a San Cristóbal contro l’Argentina, quando il portiere venezuelano Rafael Dudamel realizza un goal direttamente su calcio di punizione.

Il cambio di secolo volta pagina e il Venezuela ottiene risultati nettamente migliori. Nelle prime tredici giornate delle qualificazioni al campionato del mondo di Giappone e Corea del Sud 2002 ottiene soltanto 4 punti ma, dopo la pausa per la Copa América del 2001 (peraltro conclusa con 3 sconfitte in 3 gare) vince ben 4 partite consecutive, conquistando il soddisfacente bottino di 16 punti in classifica. Ma in particolare, per la prima volta nella sua storia, il Venezuela non si classifica all’ultimo posto del proprio girone, giungendo invece nono e penultimo con un vantaggio di 4 punti sul Cile.

Dalla metà degli anni novanta mediocri tornano ad essere, però, le partecipazioni del Venezuela alle edizioni della Coppa America dal 1995 al 2001, dove viene sempre battuto. Anche nel 2004 in Perù la Vinotinto viene eliminata al primo turno, pur cogliendo un punto nell’ultima partita contro la Bolivia.

Meglio va, invece, il cammino verso il mondiale di Germania 2006: la Vinotinto si piazza in quest’occasione addirittura all’ottavo e terzultimo posto del girone eliminatorio CONMEBOL con 18 punti, frutto di 5 vittorie e 3 pareggi su 18 gare disputate, tra cui il Centenariazo contro l’Uruguay.

La grande occasione di rivincita giunge finalmente nel 2007, in occasione dell’edizione casalinga. Allenato da Richard Páez, il Venezuela si affida soprattutto alle giocate di Arango, Maldonado e Ricardo David Páez (figlio del commissario tecnico) per affrontare il girone A contro Bolivia, Perù e Uruguay. Dopo il pareggio per 2-2 all’esordio contro la Bolivia, il Venezuela coglie una brillante vittoria il 30 giugno: contro il lanciatissimo Perù (che aveva inflitto nella prima giornata un clamoroso 3-0 all’Uruguay) di Claudio Pizarro, Chicero e Arismendi segnano i goal che valgono il 2-0 finale. Il pareggio tre giorni dopo contro l’Uruguay (0-0) vale alla Vinotinto la vittoria del girone e lo storico passaggio ai quarti di finale. Qui, però, l’avventura venezuelana termina: di fronte ai padroni di casa si ripresenta infatti l’Uruguay, che nel frattempo ha ritrovato il proprio uomo-chiave Diego Forlán. Al 38′ è proprio la punta dell’Atlético Madrid a portare in vantaggio la Celeste. Il Venezuela riesce a pareggiare 3 minuti dopo con Arango, ma nella ripresa crolla sotto i colpi dell’Uruguay. Alla fine è sconfitta per 1-4, ma lo stadio di San Cristóbal può comunque applaudire l’ottimo traguardo raggiunto dalla vinotinto.

Nel cammino verso la Coppa del mondo di Sudafrica 2010, i vinotintos per la prima volta raccolgono più risultati utili (6 vittorie e 4 pareggi) che sconfitte (8), per un totale di 22 punti (4 in più rispetto alla precedente prestazione), confermandosi all’ottavo posto in classifica, a soli 2 punti dall’Uruguay qualificatosi allo spareggio intercontinentale contro la Costa Rica.

I progressi sono confermati nella Coppa America del 2011 in Argentina: in questa occasione il Venezuela, stavolta allenato dal giovane César Farías, oltre a imporre il pari al blasonato Brasile e a passare il turno come seconda del girone, conquista una storica semifinale battendo il Cile 2-1. In seguito si arrende prima al Paraguay (5-3 ai rigori) e poi al Perù (4-1) conquistando il quarto posto, miglior risultato nella storia della competizione per la Vinotinto.

Durante le qualificazioni per il mondiale di Brasile 2014, il Venezuela per la prima volta nella sua storia sconfigge l’Argentina (per 1-0 in casa). Pur non riuscendo neanche in questa edizione a qualificarsi, la squadra termina il girone in sesta e quartultima posizione, riuscendo per la prima volta a precedere in classifica tre squadre, anche se questa volta i punti di distacco dal quinto posto valevole per il play-off sono cinque. I punti totalizzati sono venti, frutto di cinque vittorie e altrettanti pareggi, con un leggero incremento della propria media punti a partita rispetto alla precedente edizione (nella quale tuttavia il Venezuela aveva affrontato anche il Brasile, qualificato d’ufficio alla fase finale nella successiva edizione, con cui aveva perso).

Sotto la guida di Noel Sanvicente, l’edizione 2015 della Coppa America, in Cile, finisce al primo turno dopo una vittoria per 1-0 contro la Colombia e due sconfitte contro Perù e Brasile. Nell’edizione del Centenario della Coppa America, a 16 squadre, la Vinotinto, agli ordini di Rafael Dudamel, approda ai quarti, dopo due vittorie contro Giamaica e soprattutto Uruguay, dove si ferma sconfitta per 4-1 dall’Argentina. Avendo il Venezuela guadagnato un solo punto dopo le prime sei partite di qualificazione al campionato del mondo 2018, Noel Sanvicente si dimette e al suo posto la federazione nomina CT l’ex portiere Rafael Dudamel; la squadra chiuderà il girone all’ultimo posto dopo vent’anni.

La Vinotinto si riscatta parzialmente nella Coppa America 2019, dove raggiunge i quarti di finale ed è sconfitta per 2-0 nuovamente dall’Argentina. Decisamente negativo è, invece, il percorso nella Coppa America 2021, dove i venezuelani si piazzano al quinto e ultimo posto nel proprio girone e mancano così il quarto posto, utile per la qualificazione ai quarti di finale, avendo ottenuto 2 pareggi e subito 2 sconfitte in 4 partite.

Novembre 21, 2021