Attiva nel periodo tra 1922 e il 1940, durante il quale partecipò al torneo olimpico del 1924 e riuscì a sfiorare la qualificazione al Mondiale di Francia 1938, scomparve quando la Lettonia fu annessa dall’Unione Sovietica per confluire nella nazionale dell’Unione Sovietica. Ricostituitasi nel 1991 partecipò subito alle qualificazioni per il Mondiale americano, venendo inserita in un girone con Spagna, Danimarca, Irlanda, Albania, Irlanda del Nord e la vicina Lituania. Non ottenne alcuna vittoria, ma in compenso fermò sullo 0-0 prima la Danimarca alla loro prima uscita ufficiale da campioni d’europa in carica, ripetendosi con lo stesso punteggio contro la favorita Spagna un mese dopo. Decisamente meglio andarono le qualificazioni a Euro 1996, dove i lettoni ottennero 4 vittorie, tra le quali spiccano il 2-1 in casa dell’Irlanda del Nord e un 3-2 in casa contro l’Austria.
Durante le qualificazioni a Euro 2004 la Lettonia dimostrò grandi progressi e compì un notevole passo avanti, concludendo al secondo posto il proprio girone, che comprendeva anche Svezia, qualificatasi come prima classificata, Ungheria, Polonia e ancora San Marino. In questa circostanza i ragazzi allenati da Starkovs, nonostante un attacco sterile che si reggeva sul solo leader Māris Verpakovskis, furono in grado di raccogliere 16 punti, andando anche a vincere in Svezia e facendo leva su una difesa capace di subire solo 4 gol nelle 8 partite del girone. Gli spareggi per le seconde classificate opposero i lettoni alla favorita Turchia. Dopo la vittoria di Riga per 1-0, i baltici compirono una vera e propria impresa nel ritorno ad Istanbul: in svantaggio per 2-0 al 64º minuto, rimontarono grazie alle reti di Laizāns (risultato già sufficiente per la qualificazione per la regola dei gol fuori casa) e Verpakovskis, ottenendo la qualificazione a Euro 2004 a spese dei turchi.
La squadra di Starkovs figurò discretamente nella rassegna continentale, seppur senza superare il primo turno, riuscendo a strappare un sofferto 0-0 contro la blasonata Germania, risultato a cui fecero da contorno la dignitosa sconfitta all’esordio contro la Rep. Ceca per 1-2 (dopo che la selezione baltica era passata in vantaggio con Verpakovskis) e quella netta per 0-3 contro i Paesi Bassi. A seguito di questo risultato, il c.t. Aleksandrs Starkovs fu sostituito da Jurijs Andrejevs.