La nazionale polacca disputò la sua prima partita ufficiale il 18 dicembre 1921, quando fu sconfitta per 1-0 a Budapest dall’Ungheria (1-0). Nel 1938 disputò il suo primo mondiale, dove fu eliminata agli ottavi di finale, cioè alla prima partita, dal forte Brasile dopo una durissima battaglia di 90 minuti finita 6-5, con la Polonia capace di pareggiare per ben cinque volte. Quattro dei cinque gol polacchi portarono la firma di Ernest Wilimowski, attaccante del Ruch Chorzów, primo giocatore a segnare quattro reti in una partita del campionato mondiale di calcio. Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale la Polonia sconfisse in amichevole per 4-2 la forte Ungheria, classificatasi seconda dietro l’Italia al mondiale del 1938.
Dopoguerra e anni 1960 (1946-1972)
L’11 giugno 1946 la Polonia tornò in campo per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, perdendo in amichevole a Oslo contro la Norvegia per 3-1. Nell’immediato dopoguerra una vittoria importante fu colta contro la quotata Cecoslovacchia (3-1). Il 26 aprile 1948 la Polonia patì la più larga sconfitta della propria storia, perdendo per 8-0 a Copenaghen contro la Danimarca. Il 4 novembre 1963 a Stettino i polacchi travolsero la Norvegia per 9-0, stabilendo la seconda migliore vittoria della loro storia (il primato sarebbe stato, infatti, migliorato nel 2009). Fu il match d’esordio per Włodzimierz Lubański, che bagnò il debutto con un gol e che divenne poi il miglior marcatore della nazionale polacca con 48 gol in 75 presenze dal 1963 al 1980.
Il 1º dicembre 1970 il ruolo di commissario tecnico fu affidato a Kazimierz Górski, che condusse subito la squadra alla medaglia d’oro alle OIimpiadi 1972, cui fece seguito la medaglia d’argento alle Olimpiadi 1976. Sotto la sua guida la Polonia ottenne inoltre la medaglia di bronzo al campionato del mondo 1974 e al campionato del mondo 1982. La Polonia tornò a disputare la fase finale del mondiale nel 1974, in Germania Ovest, dove fu la maggiore sorpresa dopo i Paesi Bassi. I polacchi eliminarono nelle qualificazioni al mondiale del 1974 l’Inghilterra, campione del mondo nel 1966 ed eliminata ai quarti di finale del campionato del mondo 1970. In Germania Ovest la Polonia riuscì a superare a punteggio pieno il proprio girone eliminando l’Italia. All’esordio, contro l’Argentina, si portò sul 2-0 dopo soli otto minuti di gioco, grazie alle marcature di Grzegorz Lato al settimo e Andrzej Szarmach all’ottavo. Il gol argentino di Ramón Heredia al sessantesimo illuse i sudamericani, che due minuti dopo capitolarono nuovamente (altro gol di Lato), prima del gol di Carlos Babington per il definitivo 3-2. Nel secondo match la Polonia travolse con il punteggio di 7-0 Haiti, con tripletta di Szarmach e doppietta di Lato. Contro l’Italia vice-campione del mondo in carica la Polonia, già qualificata, necessitava di un punto per assicurarsi la vittoria del girone. Chiuso l’intervallo in vantaggio per 2-0 (reti di Szarmach e Kazimierz Deyna), subì nella ripresa il gol di Fabio Capello, ma si impose per 2-1 e chiuse il girone in testa. La Polonia vinse anche le prime due partite del girone di semifinale (1-0 con gol di Lato contro la Svezia che non aveva subito gol nelle tre partite precedenti e 2-1 contro la Jugoslavia con gol di Deyna su calcio di rigore, Stanislav Karasi per gli jugoslavi e Lato), ma nell’ultima perse per 1-0 contro la Germania Ovest padrona di casa una partita che doveva vincere (giocata su un campio allagato dalla pioggia, ai limiti della praticabilità), mancando dunque la qualificazione alla finalissima. I tedeschi innaffiarono il campo prima della partita per smorzare l’ardore dei velocissimi avversari. Nella finale per il terzo posto la Polonia batté per 1-0 il Brasile campione del mondo in carica. Il gol fu siglato da Lato, che con 7 centri nel torneo si laureò capocannoniere del mondiale. La Polonia non riuscì a qualificarsi al campionato d’Europa 1976 perché si classificò seconda nel suo girone eliminatorio, dietro all’Olanda e davanti a Italia e Finlandia. Qualificatasi al campionato del mondo 1978 a spese del Portogallo, vinse il suo girone davanti alla Germania Ovest. Pareggiò all’esordio proprio con i tedeschi occidentali (0-0), poi batté per 1-0 la Tunisia (gol del solito Lato) e per 3-1 il Messico (reti di Zbigniew Boniek, Víctor Rangel per i messicani, Deyna e ancora Boniek). Nel girone semifinale arrivò terza dietro ad Argentina e Brasile e davanti al Perù. Alla sconfitta per 2-0 contro gli argentini padroni di casa (doppietta di Mario Kempes) seguì la vittoria per 1-0 contro il Perù (gol di Szarmach) e la sconfitta per 3-1 contro il Brasile (gol di Nelinho e Lato e doppietta di Roberto Dinamite).
La mancata qualificazione al campionato d’Europa 1980 fece da preludio a un episodio spiacevole. Il 29 novembre 1980 vi fu un aspro confronto tra calciatori e membri dello staff tecnico della nazionale polacca, in partenza per l’Italia per preparare la partita contro Malta valida per le qualificazioni al mondiale di Spagna 1982. Il litigio, iniziato in un hotel di Varsavia, si concluse all’aeroporto Okęcie della capitale polacca. Dopo l’incidente molti calciatori furono banditi dalla nazionale e il CT Ryszard Kulesza, in polemica con la federazione, si dimise e fu sostituito da Antoni Piechniczek. Qualificatasi al campionato del mondo 1982, la Polonia riuscì a classificarsi terza, dopo essere stata battuta dall’Italia in semifinale. Il girone di primo turno con Italia, Camerun e Perù vide i polacchi pareggiare per 0-0 con Italia e Camerun e vincere per 5-1 contro i peruviani (gol di Włodzimierz Smolarek, Lato, Boniek, Andrzej Buncol e Włodzimierz Ciołek), risultato che consentì alla Polonia di superare il girone da prima classificata. Nel girone di secondo turno la squadra biancorossa batté il Belgio per 3-0 con tripletta di Boniek e pareggiò per 0-0 contro l’Unione Sovietica, vincendo il girone per una migliore differenza reti rispetto ai sovietici. Il piazzamento proiettò i polacchi in semifinale, dove furono sconfitti per 2-0 dall’Italia (doppietta di Paolo Rossi), prima di vincere la finale per il terzo posto per 3-2 contro la Francia (gol di Szarmach, Stefan Majewski e Janusz Kupcewicz).
Con tre vittorie, due pareggi e una sconfitta nel girone con Belgio, Albania e Grecia, la Polonia si qualificò al campionato del mondo 1986, dove fu eliminata agli ottavi di finale. Inserita nel girone con Inghilterra, Marocco e Portogallo, pareggiò per 0-0 contro i marocchini, sconfisse il Portogallo per 1-0 (gol di Włodzimierz Smolarek) e fu sconfitta per 3-0 dagli inglesi, ma superò il turno come una delle migliori terze classificate, avendo il Marocco battuto per 3-1 i portoghesi. Agli ottavi di finale fu eliminata dal Brasile, perdendo malamente per 4-0.