Nel 1907 un gruppo di studenti della Escuela Politécnica (situata nella calle Cervantes) che tenevano corsi preparatori in vista della carriera militare e per medicina, fondarono il Sevilla Balompié, che dal 1904 giocava a calcio. Si trattava della seconda squadra di calcio di Siviglia, dato che fonti della stampa attestano l’esistenza di partite del Sevilla Fútbol Club. Tra questi studenti c’erano diversi gruppi di fratelli, gli Hermosa, Wesolousky, Castillo, Cascales e Gutierrez. Le prime magliette erano biancoazzurre. Il primo presidente fu Juan del Castillo Ochoa, il primo allenatore, che era anche il capitano della squadra fu nel 1914 Manuel Ramos Asencio. La sede sociale tra il 1907 e il 1909 fu nella calle Alfonso XII, nel 1910 fu spostata nella calle Federico de Castro e nel 1912 nella calle Jeronimo Hernandez, dove rimase fino al 1914.
Quel gruppo di giovani scelse un nome che evitasse l’espressione inglese foot ball, perciò coniarono la parola balompié che è diventata la carta d’identità del club. Nel 1910 il Balompié vinse la prima edizione della Coppa di Siviglia, vinse questo torneo anche negli anni successivi fino al 1913. In quegli anni partecipò anche alla Coppa di Andalusia e fu invitato alla Coppa di Spagna, ma per motivi economici rinunciò a partecipare. La competizione fu poi vinta dall’Athletic Club de Bilbao.
Nel 1909 in seguito a una scissione del Sevilla Football Club nacque la squadra del Betis Football Club. Eladio García de la Borbolla membro della giunta direttiva del Sevilla Football Club decise di dimettersi e fondare una propria squadra. Nel 1914 il Sevilla Balompié dopo aver vinto di nuovo la Coppa di Siviglia si fuse con questa nuova squadra assumendo il nome di Real Betis Balompié, nome che la squadra ha ancora oggi. Il titolo di Real era già posseduto dal Betis fin dal 1909, nel 1913 tuttavia la società era stata sciolta e ricreata l’anno seguente dalla famiglia Borbolla, che riuscì comunque ad ottenere il titolo onorifico dal re Alfonso XIII. La fusione dei 2 club fu approvata il 6 dicembre 1914 dalla giunta direttiva del Sevilla Balompié e due giorni dopo da quella del Betis Football Club.
Nel mese di agosto del 1915, il governatore civile di Siviglia, Severo Nuñez, approvò gli statuti della nuova società e il cambio di nome del club assorbente. In questo modo, l’autorità civile stabilì che la fusione era nella forma dell’assorbimento mantenendo a tutti gli effetti la continuità giuridica della prima società. Il Sevilla Balompié apportò alla nuova società la maggior parte dei giocatori, il palmarès, i tifosi e il campo di gioco, che dal 1913 era il Campo de las tablas verdes, mentre il Betis FC apportò principalmente il titolo di Real.
Il nuovo club continuò a essere conosciuto come il Balompiè e i suoi tifosi come balompedistas fino agli anni trenta quando iniziarono a farsi strada le denominazioni di Betis per la squadra e di beticos per i suoi tifosi.Il processo di assorbimento e non di fusione tra le due società provocò che alcuni dei soci del Real Betis Football Club guidati da Antonio Gutiérrez e Rafael García de la Borbolla, in disaccordo con la nuova società fondarono una nuova società con il nome di Betis Football Club, nel 1915. Questa nuova società sparì poco tempo dopo. Dopo essersi proclamati Campioni di Siviglia nel 1915, il Betis iniziò una lenta decadenza che lo portò quasi a scomparire, era il periodo del professionismo mascherato e la squadra non aveva la possibilità di pagare i calciatori che volevano stipendi sempre maggiori. Più di una decina dei suoi migliori giocatori, in poco tempo, se ne andò. Nel 1924 il Betis, grazie a vari fondatori che tornarono dopo alcuni anni al club (Castillo, Wesolousky, Hermosa, Fernández Zúñiga, Cascales e altri), migliorò nei risultati, vincendo la Coppa Spencer nel 1926 e la Coppa di Andalusia nel 1928. Quando venne costituita la Liga, il Real Betis Balompié era un club consolidato sotto vari profili però il primo anno fu iscritto al campionato di Seconda Divisione Spagnola con inizio il 17 febbraio del 1929, era comunque tra le squadre più accreditate ad essere promosse in Prima Divisione.
Palmarès
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